lunedì 30 giugno 2014

Rotte anomale, quarta parte

5- Le aerovie sono praticamente ovunque
Spesso si leggono affermazioni del tipo “Ho controllato, non passano rotte sopra casa mia”. Questa cosa è già strana di per sé, poiché se uno si prende la briga di controllare davvero, la cartina delle aerovie superiore a FL200 (ovvero circa 20000 piedi, od anche circa 6000 metri), che potete trovare liberamente consultabile a questo link:
ci si chiede in quale zona d’Italia siano costoro, dato che non c’è zona della cartina priva di aerovie.
C’è da dire che non è sempre facile immaginarsi correttamente cosa si vede sopra le proprie teste. Per fare un esempio, nella foto che usai per mostrare come la prospettiva può ingannare, sono riportate tutte le coordinate, sia di dove mi trovavo, sia del punto di vista. Dato che è scattata con un iPhone 4, conosco anche i dati dell’obiettivo, e sono in grado (vedi seconda foto) di sovrapporre la cartina all’immagine che ho postato, come si vedrebbe se fosse in grandezza reale a 10000 metri. E questo rende l’idea del fatto che non ci sono zone di cielo realmente libere da aerovie.


6 – Differenza tra pianificazione ed esecuzione.
Le aerovie sono utilizzate per la pianificazione della rotta dell’aereo. Ma una volta in volo, l’aereo può essere soggetto ad un sacco di variazioni, dalla rotta principale.
Il primo ed il più importante, è il fatto che, in accordo col traffico, in una politica di risparmio tempo, sempre in funzione anche della sicurezza, ad un aereo può venire concesso (ed è più frequente di quel che si creda), il DIRECT-TO, ovvero la possibilità di saltare parte della rotta, e dirigersi direttamente ad uno dei punti della stessa, tagliando parte del percorso e guadagnando tempo, risparmiando carburante, come si può vedere in
Questo crea di fatto, una linea tra due punti della cartina, che prima non esisteva.
Altra variazione, è quella di quota. Non sempre all’aereo per questioni di traffico è concesso di andare alla quota richiesta, oppure gli è chiesto di variare la sua attuale quota. Salendo o scendendo, in accordo con la prospettiva, la sua traiettora, da terra sembrerà spostarsi di un po’. Se due aerei passano uno sopra l’altro di 1000 metri, da terra, sembreranno uno a fianco all’altro.
Infine, non è sempre detto (sempre per ragioni di traffico) che l’aereo segua necessariamente le rotte. E’ un caso raro, ma non impossibile, che l’aereo venga “vettorato” (è più frequente in fase di avvicinamento all’aeroporto, ovviamente, ma non è impossibile nemmeno ad alta quota). Vettorare un aereo, vuol dire che la direzione che questo prende, non è letta sulla cartina, ma è dettata dal controllo del traffico aereo, che per motivi di traffico o di sicurezza, può avere interesse a deviarlo dalla sua rotta pianificata.
Per avere un’idea di quanto può essere complicata la faccenda, date un’occhiata a questo video, dove dei controllori di traffico della FedEx, deviano il traffico in ingresso all’aeroporto, per permettergli di evitare una tempesta.

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