sabato 3 gennaio 2015

Su la testa, ovvero: osserviamo DAVVERO il cielo - parte 4

4) I fenomeni meteorologici
Chi si occupa della questione scie chimiche, spesso, adduce come prova della natura "chimica" delle stesse, tutta una serie di presunte anomalie relative alle scie, asserendo che la "condensa non si comporta così".
In genere queste anomalie, sono di qualunque tipo. Si contestano il colore delle scie, la durata, la morfologia in generale, la disposizione e la geometria, le dimensione, la discontinuità e via discorrendo.
Il punto in questione però, è che osservando il cielo, non esiste NESSUN comportamento ritenuto anomalo, che non sia presente in uno o più degli altri fenomeni atmosferici.
a) Il colore - il colore delle scie è determinato principalmente da tre fenomeni luminosi, che sono la riflessione, la diffusione e lo scattering. Senza luce, tutti i fenomeni nefologici, sarebbero di un grigio spento, stile nebbia. Poi a seconda della densità e dello spessore, la luce filtra e si diffonde dentro di esse (attenuandosi ma anche diffondendosi in tutte le direzioni), e la quantità di luce che riesce ad attraversarle ce le mostra bianche anche se col sole non a favore di riflessione. Invece, i raggi del sole che non la attraversano, ma che vengono riflessi (anche in questo caso, quasi in tutte le direzioni) rendono la nube bianca, ma solo a favor di riflessione (tipico il caso del cumulonembo che risulta bianco o scuro a seconda della sua posizione rispetto a noi e rispetto al sole). Infine lo scattering, ovvero il leggero cambio di colore della luce a seconda dell'incidenza dei raggi solari, a volte le fa apparire un pochino più azzurrate, a volte un po' più arrossate. Non c'è reale differenza tra i colori delle nubi ed i colori delle scie.
b) la durata - esistono nubi piccole che durano ore, fronti che durano decine di ore ed a volte giorni. Gli stessi cirri in cielo, morfologicamente (formazione a parte) identici alle scie, durano ore. Non esiste un vero motivo per cui tutte le scie debbano svanire subito, anzi, se in presenza di ambiente soprasaturo, è normale l'espansione. Le scie sono di durata variabile così come, ogni fenomeno meteorologico, è di durata variabile.
Oltretutto ne approfitto per rivangare una breve questione. Quando sento dire che le scie "durano anche più di un giorno...." beh, ad osservarlo DAVVERO il cielo, io in 4 anni, non ho mai visto una scia che sia durata più di un giorno. In quota ci sono dei venti forti, di solito almeno 40 km/h. Prendendo come buona una media di 40, in 24 ore la scia si sarà spostata di 960 km buoni buoni, come fanno a dire che l'hanno osservata per un giorno intero?
c) la morfologia in generale - Azzone nella sua lettera alla rivista Nimbus, parla di caratteristiche che a suo dire non si possono ascrivere a normali scie di condensazione. La cosa è sbagliata e già trattata nello spiegone http://lospiegone.blogspot.it/2014/06/penduli-ed-instabilita-di-crow.html
Ma se osserviamo, esistono fenomeni che, a seconda delle condizioni di formazione, presentano caratteristiche particolari, senza bisogno di geoingegneria, tipo le mammatus (stesso meccanismo di formazione dei penduli) http://www.zingarate.com/foto/le-nuvole-piu-strane-sono-le-nuvole-a-mammelle-foto/mammatus-clouds.html, le street clouds http://earthsky.org/earth/what-are-cloud-streets, e di vari altri tipi http://www.webdesignerdepot.com/2009/10/the-weirdest-clouds-that-youll-ever-see/
d) disposizione e geometria - sì perché la natura ci insegna che la geometria non fa parte di lei, vero? ( https://www.google.it/search?site&tbm=isch&source=hp&biw=1920&bih=932&q=natura+e+geometria )
Un sacco di formazioni nuvolose presentano forme più o meno geometriche, così come anche moltissime invece presentano dinamiche caotiche.
Inoltre, osservando la formazione delle mefistofeliche griglie, osservandola DAVVERO, si nota che non sono gli aerei che passano realmente a griglia, ma è il vento che continuando a spostare le contrail già presenti, ha il maggior peso nella creazione della griglia. Sempre osservando il cielo, si nota che le griglie e le formazioni cosiddette "a tris", sono molto più rare di quanto non si creda. Le figure più frequenti, sono un guazzabuglio di linee che non paiono avere una progettazione alle spalle, come ci si aspetterebbe un traffico aereo standard.
Come ultima considerazione, a chi dice che una griglia è chiara indicazione di volontà antropica, faccio notare che una sola rotta, con aerei distanziati tutti più o meno uguali nel tempo (cosa normale in aerovia, esiste anche una separazione temporale sulla stessa rotta, oltre a separazioni orizzontali e verticali) e un vento più o meno costante, creano tante linee parallele, in condizioni di persistenza. La volontà antropica è la meno probabile in caso di griglie nel cielo.
e) la dimensione - Esistono fronti di dimensioni molto ampie, cicloni ed anticicloni molto ampi, temporali molto ampi e via discorrendo. Li abbiamo sempre viste. Queste sono zone molto ampie di cielo (e per molto ampie si va sull'ordine delle centinaia di chilometri, fino alle migliaia) dove le condizioni per la formazione di nuvole (quindi fenomeni di condensazione) sono presenti in tutta la loro ampiezza.
Pertanto, perché mai non dovrebbero esistere ampie zone di cielo, sovrassature, quindi con condizioni idonee alla formazione ed alla persistenza delle scie? Non è certo la dimensione una valida anomalia.
f) la discontinuità - Capita, a volte, di vedere una copertura nuvolosa molto ampia. Il cielo tutto coperto. Capita inoltre, a volte, di vedere uno o due buchi dentro a questa copertura nuvolosa. La situazione è quindi macrocondizioni costanti, con microcondizioni differenti.
Quindi perché non può succedere, con le scie, che esistano le condizioni per la formazione e persistenza per chilometri (macrocondizioni costanti) e un paio di zone senza condizione per la formazione (microcondizioni differenti) o per la persistenza che causano le tipiche scie on-off?
Inoltre a chi afferma come sia possibile che le condizioni cambino anche in pochi metri, mi domando cosa pensano, quando guardano la nebbia a banchi.
g) iridescenza - Altra anomalia, non solo delle scie. Chi dice che le nubi iridescenti ci sono solo in presenza di scie, o che si vedono solo negli ultimi tempi, dimostra che non è vero che osserva il cielo, dato che come fenomeno è conosciuto da tempo, ed osservabile più frequentemente di quanto si pensi. Inoltre c'è da aggiungere che fenomeni come iridescenza, ed anche pareli, sono indice della composizione di ghiaccio delle scie e delle nubi d'alta quota.
Tutte le presunte "anomalie", imputate alle scie di condensa, si verificano in altri fenomeni meteorologici. Se si osserva il cielo, nulla di quello che capita alle scie (fatta eccezione per la generazione "artificiale") capita esclusivamente a loro. Anche questo, dopo un'attenta osservazione, è più un indizio "contro" l'esistenza delle irrorazioni clandestine che non "a favore"

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