LA PROVA MAI SMONTATA - Sfida ai sostenitori delle scie chimiche

LA PROVA MAI SMONTATA

Sfida ai sostenitori delle scie chimiche

Esiste una prova semplice semplice, della natura di condensa della maggior parte delle scie che vediamo in cielo. Deriva dalla semplice osservazione. Ed è una PROVA, in quanto il fenomeno osservato è possibile SOLO con la condensazione.


Questa PROVA al momento non è stata ancora smontata, ovvero non è stata trovata nessuna spiegazione alternativa alla condensazione per produrre quel fenomeno.

Ma andiamo per gradi, dato che la prova è semplicissima, ma bisogna conoscere le basi della fisica.


Gli stati della materia sono tre. Aeriforme o gassoso, liquido e solido. La materia si presenta in questi tre stati a seconda della temperatura. L'acqua è l'unico elemento che si presenta in tutti e tre gli stati. Lo stato liquido lo chiamiamo appunto acqua. Lo stato solido è il ghiaccio. Lo stato gassoso è il vapore.

E qui sta il primo misconcetto. Il vapore è un termine che nel linguaggio comune viene comunemente identificato ad esempio con la nuvoletta di fumo che viene sopra una pentola che bolle, oppure con una nuvola in cielo. E questo è un errore. Se cercate in qualunque enciclopedia, il vapore, scientificamente indica lo stato gassoso dell'acqua. Come gas è incolore e soprattutto completamente trasparente. Il vapore acqueo normalmente è contenuto nell'aria attorno a voi, così come altri gas quali l'ossigeno o l'azoto. Ma così come l'ossigeno o l'azoto in forma gassosa non sono visibili, non lo è neppure il vapore acqueo. 

Eppure l'acqua è presente nell'aria. E' misurabile con un igrometro qualunque, e se raffreddate una bottiglietta di plastica vuota e chiusa, questa creerà al suo interno tante piccole goccioline. Quelle goccioline sono il vapore che era nell'aria e che è condensato.

Perché è importante capire che l'acqua ha uno stato gassoso e che questo non è visibile? Perché è da qui che deriva la prova di cui stiamo parlando.

Tornando ai tre stati della materia, ricordiamo i nomi dei passaggi di stato. Da solido a liquido si chiama liquefazione, da liquido a gassoso si chiama evaporazione, da liquido a solido solidificazione, da solido a gassoso sublimazione, e da gassoso a liquido o solido si chiama condensazione.

La condensazione è il passaggio di stato della materia da forma gassosa a forma liquida o solida. 

Questa è la condensa.

Ora, se guardiamo la stragrande maggioranza delle scie nel momento in cui sono rilasciate dall'aereo, presentano un primo tratto trasparente, e vanno via via comparendo e diventando più dense solo qualche metro dopo. Questo è il fenomeno in questione che appunto etichettavamo come PROVA.

Questo perché quel primo tratto trasparente e quel successivo tratto in cui la scia diventa visibile, è spiegabile SOLO con un fenomeno di CONDENSAZIONE, ovvero con un passaggio di stato da gassoso (invisibile) a liquido o solido (ben visibile).

E' la stessa cosa che accade alle nubi, quando l'umidità condensa si forma la nube. Ma la nube non è formata da vapore, ma da tante microscopiche goccioline d'acqua (o aghetti di ghiaccio se la nube è ad alta quota).

Quel gap tra motore e scia può avere lunghezze variabili e difatti è subordinato alle condizioni meteorologiche.

Quando una sostanza viene irrorata così com'è, quel gap non è presente. Difatti quando si tratta di crop dusting, cloud seeding, antincendio, e perfino di fuel dumping, le scie sono sempre senza gap, e sono maggiormente dense subito all'uscite dell'ugello (com'è normale che sia dato che vengono sparse e quindi la quantità di prodotto è tutta densa all'uscita e si sparge pian piano). 




Quindi questo prova che TUTTE le scie in cielo siano condensa? Non esattamente, ma dato che secondo i complottisti le scie sono quasi tutte anomale, ma quasi tutte mostrano quel gap, quasi tutte sono di condensa. Ergo le presunte anomali non sono tali.

La sfida ora è questa:

Dato che il gap tra motore e scia è possibile solo in caso di condensazione (ovvero di cambio di stato tra gas e liquido o solido), finché non viene trovata una spiegazione alternativa a quel gap, quella RESTA UNA PROVA della natura di condensa.

Non esistono altre domande del tipo "e allora perché le rotte ad u" oppure "e allora perché si espandono" dato che ad ognuna di queste domande è stata data una risposta. Il fenomeno della condensazione spiega benissimo queste cose (è sufficiente girare questo blog, bene o male ogni argomento è trattato). Ed al momento nessuna teoria proposta è in grado di spiegare quel GAP. Non c'è una spiegazione valida da nessuna parte nell'intera produzione del Maresciallo Azzone, nella produzione del Dott. Corrado Penna oppure dei fratelli Marcianò. 

Quindi:

SIETE IN GRADO DI TROVARE UNA SPIEGAZIONE ALTERNATIVA AL GAP CHE NON COMPORTI UN FENOMENO DI CONDENSAZIONE?

Ovviamente la spiegazione dev'essere anche valida. Se non c'è, sappiate che nonostante tutti i vostri link, non siete in grado di smontare il fatto che quel che vediamo sia condensa.

A seguito tutti i tentativi di rilievo:

1) Marcianò, in un post vecchio (che non trovo più) ha detto che era il Bario che nella camera di combustione evaporava (in effetti le temperature sarebbero anche compatibili, anche se in realtà la pressione nel motore alzerebbe di parecchio la temperatura di evaporazione) e poi risolidificava.... ovvero l'ha spiegato con un fenomeno di condensazione. Quindi conferma che il gap sia sintomo di condensazione. Manca di spiegare perché il Bario potrebbe condensare e l'acqua no.

2) Un certo Marco Di Giovanni (nome falso, io pensavo che fosse il Maresciallo Azzone, dal modo di parlare e dal tipo di spiegazioni, ma ovviamente non ho la certezza) ha asserito che non c'è una correlazione diretta tra gap e condensa, ma non ha mai detto perché non ci sarebbe, né ha spiegato cosa formerebbe quel gap

3) Alcuni utenti di LuogoComune hanno affermato che "nessuno dice che non sia condensa, solo che è indotta" quindi di fatto ogni comportamento anomalo non sarebbe più tale, essendo comunque condensa.

4) A. C. sciachimista su Facebook, ha riso della domanda, da allora chiamandomi venditore di pentole :) ma non ha mai fornito una spiegazione alternativa.

5) Un utente ha detto che sono irrorate dalla coda, ma basta una foto qualunque a mostrare che non è così.



6) Un'altro utente ha parlato di un effetto ritardo, per via della distanza e della velocità. Ovviamente non è così, primo perché anche l'aereo sarebbe soggetto a quell'effetto ritardo, e poi non esiste in fisica un "effetto ritardo" che comunque varia a seconda delle condizioni atmosferiche.

7) Tempo fa uno disse che era come nel "pullvapor" ovvero che la velocità d'uscita rendeva trasparente la scia, ma di fatto non è così, il pullvapor ha il getto senza gap tra questo e l'ugello.




8) A.C. parlando con altri complottisti del GAP ha detto il 9/1/18 su Facebook:

"
 ...quello spazio apparentemente vuoto tra motore e scia si chiama gap. È il tempo che impiega quel vapore caldo a solidificarsi in aghi di ghiaccio formando poi la scia...
....che persiste poichè gli avio carburanti sono addittivati con alluminio, bario, altri metalli e tante altre porcherie per le varie pratiche di manipolazione climatica ormai stranote."
Quindi ammette che il GAP è dovuto al raffreddamento del vapore (ovvero è condensa....(!!!) ) ma la persistenza sarebbe dovuta ad additivi, quindi comunque è condensa... A parte che si dovrebbe spiegare come mai gli additivi la farebbero persistere, resta il fatto che le nubi, che sono vapore condensato, persistano senza alcun additivo. 

Avanti, provateci anche voi, ma se non ci riuscite, rendevi conto che esiste una prova della natura di condensa delle scie e non siete in grado di smontarla, perché ridere, ridono tutti, ma di fatto nessuno ha mai trovato una spiegazione alternativa....

2 commenti:

  1. Marcianò, a questa obiezione ha portato foto con gap molto corto in un B747, per cui la condensazione comincia ad avvenire sul bordo posteriore dell'ala.
    Ho mostrato che comunque la distanza tra motore e scia era di diversi metri, compatibile con la condensa, ma niente, era "evidente" che la scia era prodotta da ugelli.

    Idem con Pattera, che in una famosa foto di un aereo visto da davanti sosteneva non solo che le scie fossero prodotte da ugelli sull'ala (la prospettiva questa sconosciuta) ma che ce ne fosse addirittura 2 per motore.

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    1. Me lo ricordo quell'articolo, è quello che mi ha fatto conoscere te :)

      Io gli scrissi (e lui mai rispose), "quindi ammettendo che quelle non siano necessariamente scie di condensa, tutte le altre che hai mostrato lo sono?"

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